Truffato, gli svuotano il conto, ma riesce a farsi rimborsare: cosa è successo

Un uomo ha subìto una truffa che ha visto il prelievo del suo denaro dal conto. Tuttavia, grazie a un ente ha ottenuto un rimborso

Negli ultimi anni, le truffe sono state moltissime, sia dal vivo, sia online. Si tratta di un problema molto serio, da non sottovalutare. I truffatori, infatti, le pensano veramente tutte per ingannare gli utenti, architettando piani sempre più arzigogolati.

Uomo truffato online
Truffato, gli svuotano il conto, ma riesce a farsi rimborsare: cosa è successo-cagliaricentro.it

C’è poco da stare tranquilli, ma è fondamentale essere ben informati, in mpdo da potersi difendere a dovere da questo genere di inganni. Oggigiorno, con la digitalizzazione imperversante, usiamo moltissimo computer e smartphone, e talvolta, se non facciamo attenzione ai dettagli, possiamo essere vittime di imbrogli non indifferenti.

Le truffe più frequenti, online, sono quelle che coinvolgono enti pubblici, enti governativi, ignari, ovviamente, di ciò che viene fatto alle loro spalle, usando siti che somigliano realmente ai loro. Lo scopo è fingersi autorevoli, per poter esercitare un’influenza sull’utente che, soprattutto se più fragile, può cadere più facilmente in trappola.

Una cosa da ricordare sempre è che, se si sospetta di essere incappati in una truffa, oppure se la truffa potrebbe essere in corso, è importante recarsi dai carabinieri, per segnalare l’accaduto e all’occorrenza, denunciare.

Truffa online, resta vittima di phishing ma recupera i soldi persi: così è stato aiutato

Un utente, in possesso di un conto corrente Poste, ha subìto una spiacevole truffa online, ma è riuscito a riprendersi i soldi.

truffa al pc
Truffa online, resta vittima di phishing ma recupera i soldi persi: così è stato aiutato-cagliaricentro.it

Ad aiutarlo, Confconsumatori. All’uomo erano stati portati via, tramite la nota tecnica del phishing, ben 2.480 euro. I truffatori hanno finto di lavorare per Poste Italiane, e hanno telefonato all’uomo, dicendogli che sarebbe scaduta la sua carta, connessa al Libretto Smart.

Con un messaggio ingannevole, gli hanno poi chiesto il PIN della carta, e l’uomo glielo ha dato. Dopo pochi giorni, in sei tranche, i malintenzionati gli hanno rubato dal conto oltre 2000 euro. L’uomo non se ne è accorto, in quanto non gli era giunto alcun messaggio di allerta.

La vittima ha contattato Poste, che gli ha rimborsato il 50% della cifra rubata, 1240 euro. Dopodiché, l’uomo si è rivolto a Confconsumatori, che ha coinvolto a sua volta l’Arbitro Bancario Finanziario, che ha rimborsato l’uomo di ulteriori 640 euro.

È quindi importante rivolgersi a enti preposti come Confconsumatori, per cercare di avere giustizia e recuperare cifre rubate. Una cosa da non dimenticare mai, è quella di non cliccare su link sospetti, in modo da non incappare in questi inganni.

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